Pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” dell’Unione europea, ed è entrata ufficialmente in vigore mercoledì 5 dicembre 2012, la direttiva 2012/27/Ue sull’efficienza energetica, per la quale gli stati membri dovranno ottemperare a nuovi obblighi di riduzione dei consumi di energia.
I governi dovranno stabilire entro il prossimo mese di aprile il loro obiettivo nazionale di aumento dell’efficienza al 2020 ed elaborare un piano pluriennale per centrarlo. La direttiva prevede inoltre l’avvio di piani di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica: a partire dal 2014, i paesi Ue dovranno garantire l’efficientamento del proprio patrimonio immobiliare a un tasso annuo minimo del 3%, a cominciare dagli edifici più energivori.
Altri settori chiave su cui legifera la direttiva sono gli audit energetici, la misurazione dei consumi, la promozione dell’efficienza per il riscaldamento e il raffreddamento, i parametri di certificazione e acquisti verdi. Tutte le grandi imprese, dunque, sono obbligate a sottoporsi ad audit che dovranno iniziare entro il 5 dicembre 2015 ed essere effettuati almeno ogni quattro anni. Sono escluse dall’obbligo le pmi.
Gli stati dovranno incentivare la diffusione di contatori “intelligenti” che misurino il consumo effettivo e forniscano informazioni sul reale tempo d’uso del riscaldamento, del raffrescamento e, in generale, dell’energia. Tutti i nuovi contatori installati dovranno essere di questo tipo. E nei condomini e negli edifici polifunzionali con impianti centralizzati o con teleriscaldamento dovranno essere installati, entro il 31 dicembre 2016, anche i contatori individuali per misurare il consumo di acqua calda per ciascuna unità. Nel primo semestre del 2014 la Commissione europea esaminerà i progressi compiuti verso l’obiettivo del 20% di efficienza energetica e valuterà eventuali ulteriori misure.